Importanza della Meditazione nello Sport

A cura del Prof. Emilio Esposito/Teologo indirizzo Pedagogico didattico / docente /Formatore professionista A.I.F. (Area delle professioni sociali ) – Counselor Sistemico Relazionale- Esperto nei processi formativi per il Terzo Settore, in  Biodiscipline –  Logoterapia / Naturopata / Maestro Shiatsu/ Training Autogeno. Responsabile CSEN Campania Settore Olistico e Benessere- Responsabile Settore Discipline di  Bioenergetica

La Meditazione è un’attività fondamentale se vuoi essere un atleta di successo.

Tutto ciò che separa un atleta di successo da un atleta medio è l’allenamento mentale.

Atteggiamento mentale.

Qualunque sport tu abbia praticato, sia a livello agonistico che amatoriale, avrai sicuramente avuto a che fare con la competizione. Con la voglia di primeggiare. O comunque di migliorare la tua prestazione.

In alcuni giorni tutto viene più facile?

Dopo avere perso 3 gare consecutive per un solo centesimo, ho capito. Partivo sconfitta, perdente. Nonostante mi sforzassi di pensare positivo. Di visualizzare il percorso di gara, di sentirmi vincente.

La vocina interiore che cercavo di ignorare, era sempre lì. E mi diceva che non ce l’avrei fatta nemmeno oggi. E così era. Vicinissima all’obbiettivo, gli ultimi metri venivano condizionati da una caduta, dall’insicurezza, dalla mentalità non vincente che caratterizzava tutto quel periodo. Dall’accontentarsi, che è meglio di nulla.E sono giunta ad una certezza. I grandi atleti, quelli che le Olimpiadi le vincono, non hanno solo doti fisiche, talento e allenamento alle spalle.

FORTI MENTALMENTE.

Da un certo livello in poi, quando hai acquisito la tecnica del tuo sport e rispetti un programma di allenamento fisico adatto alle tue potenzialità, una sola cosa può fare la differenza. Si chiama mentalità vincente. Sicurezza in sé stessi e nei propri mezzi.

Si può allenare.

Devi solo capire che a volte, anziché spendere ore e ore in palestra, dovresti fermarti a meditare. Si. Hai capito bene. Ore e ore. Più o meno lo stesso tempo che impieghi nell’ allenamento fisico. E imparare a rilassarti e calmarti, anche nel bel mezzo di una competizione olimpica.

Questo è quello che ti dico in base alla mia esperienza come atleta. Ma la meditazione è una pratica utilizzata anche da atleti di grande successo, come per esempio Tiger Woods.

Non ultimo, numerosissimi studi confermano ogni giorno la stretta correlazione tra la meditazione e le prestazioni sviluppate ai massimi livelli.

Attraverso l’allenamento mentale, infatti, potrai raggiungere numerosi traguardi.

 

 

Obbiettivi :

1.A pensare positivamente

2.A focalizzare l’obiettivo

3.A migliorare i livelli di stress

4.A visualizzare obiettivi e tecnica

5.A fronteggiare il dolore e affrontare la paura

6.A gestire le emozioni

7.A dormire meglio

8.A vedere i tuoi punti deboli

9.Ad aumentare i livelli di concentrazione

I benefici della meditazione stanno trovando sempre più conferme da parte del mondo scientifico, che cerca di verificare gli effetti della meditazione sul nostro cervello, sulla capacità di provare dolore, sulle performance lavorative e sulla gestione dello stress.

 

Ci sono 10 motivi scientificamente provati per cui dovreste continuare o iniziare a meditare con costanza.

1) Rimedio naturale per ansia e depressione

La meditazione è tra i migliori rimedi naturali per ansia e depressione. Possono bastare 30 minuti al giorno di meditazione per aiutare a combatterle, con effetti superiori a quelli che potrebbe dare un placebo e addirittura in alcuni casi paragonabili a quelli dei farmaci antidepressivi. I risultati più incoraggianti in proposito riguardano sessioni di meditazione di circa 30-40 minuti al giorno. Si tratta di quanto emerso da uno studio condotto presso la Hopkins University School of Medicine, i cui risultati sono stati pubblicati su Jama Internal Medicine.

2) Potenzia il sistema Immunitario

La meditazione è il miglior vaccino per l’influenza. I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver effettuato un test di 8 settimane su un gruppo di volontari formato da 154 persone adulte di entrambi i sessi. Il dottor Barret, che ha coordinato lo studio, ha dichiarato che la meditazione e l’esercizio fisico possono essere d’aiuto per prevenire l’influenza, sottolineando che i vaccini influenzali sono soltanto parzialmente efficaci e funzionano unicamente per tre ceppi di influenza ogni anno. La meditazione mindfulness ha garantito benefici del 30-40%, una scoperta molto importante di cui tenere conto nelle prossime ricerche.

3) Ridurre il dolore fisico

La meditazione aiuta a ridurre il dolore fisico. I ricercatori americani hanno effettuato un test su 15 volontari. Dopo aver indotto dolore fisico nei partecipanti, i soggetti hanno seguito 4 lezioni di meditazione da 20 minuti ciascuna, durante le quali hanno praticato tecniche di concentrazione focalizzate su pensieri, emozioni, situazioni e respiro. Dopo il breve corso di meditazione il dolore dei volontari è diminuito dall’11% al 91%. Un buon risultato. E tentare, dopotutto, non può avere effetti collaterali.

4) Migliorare memoria e concentrazione

La meditazione non soltanto aiuta la memoria e la concentrazione grazie alle tecniche di rilassamento che donano maggiore lucidità al cervello, ma aumenta anche la materia grigia. Uno studio condotto dal Massachusetts General Hospital per la prima volta ha misurato con esattezza l’effetto cerebrale delle tecniche di rilassamento e i risultati ottenuti sul cervello umano. È emerso che 8 settimane di meditazione e pratiche antistress producono effetti importanti su memoria e empatia.

5) Benessere fisico e psichico

Da uno studio condotto di recente in Australia a arriva la conferma degli effetti benefici della meditazione a livello sia fisico che psichico. Gli esperti si sono occupati di valutare gli effetti di una pratica meditativa svolta con costanza su di un gruppo composto da 350 praticanti di Sahaja Yoga, un metodo che ha come fine ultimo lo svuotamento della mente mediante l’azzeramento dei pensieri. Gli esperti hanno concluso che chi si dedica alla meditazione da almeno due anni possiede il 10% di equilibrio mentale in più rispetto a chi non si è mai avvicinato a questa pratica.

 

6) Alleviare lo stress

Uno studio condotto di recente presso la Carnegie Mellon University ha evidenziato che in pochi giorni la meditazione mindfulness può alleviare lo stress e aumentare la resistenza delle persone alle pressioni provenienti dall’esterno, ad esempio dall’ambito lavorativo. Per tre giorni i volontari hanno seguito una pratica quotidiana di meditazione di 25 minuti. La meditazione aiuterebbe sia a ridurre la concentrazione dell’ormone dello stress (cortisolo) sia a diminuire la percezione personale di stress dichiarata dai pazienti stressi prima di sottoporsi al training meditativo.

7) Aspirare alla vera felicita’

L’uomo più felice del mondo è un monaco tibetano e ciò non ci stupisce. Mathieu Richard si è dedicato con regolarità alla meditazione per decenni e un esperto della University of Wisconsin ha voluto analizzare lo stato delle sue onde cerebrali, tramite l’applicazione di speciali sensori sulla sua testa. Ne è emerso che il suo cervello è in grado di produrre un livello di onde gamma mai registrato prima per quanto riguarda attenzione, apprendimento e memoria. Inoltre il suo emisfero sinistro è risultato molto più attivo rispetto all’emisfero destro del cervello, a riprova della sua inconsueta propensione alla felicità e alla positività. Tutto merito della pratica costante della meditazione.

8) Aumentare la produttività

Meditare aiuta ad incrementare la produttività sul lavoro. La motivazione è presto detta. Grazie alla meditazione la nostra mente impara a porre la massima attenzione al momento presente. Con la pratica della meditazione, possiamo abituare il cervello a raggiungere la massima concentrazione in qualsiasi momento, a partire dalle situazioni che la richiedono maggiormente, come l’ambito lavorativo. Studi scientifici hanno evidenziato gli effetti della meditazione sulle onde cerebrali. Nei momenti di meditazione profonda le onde cerebrali passano dalla tipologia beta, tipica dello stato di veglia, alla tipologia theta e delta. Si tratta di una prova della neuro-plasticità del cervello, che è in grado di modificare se stesso in base agli stimoli provenienti dall’esterno, dall’ambiente e dal corpo.

9) Favorire l’empatia

I ricercatori della Northeastern University di Boston hanno indagato i benefici della meditazione sullo stato esteriore ed interiore di chi la pratica. In particolare hanno valutato che la meditazione favorisce l’empatia tra le persone, promuove i migliori sentimenti e i comportamenti virtuosi, riportandoli alla luce dalla coltre sotto cui possono essere rimasti nascosti anche a lungo a causa delle continue problematiche quotidiane, della vita frenetica e delle convenzioni sociali.

10) Conoscere meglio se stessi e i propri limiti

La meditazione mindfulness è uno strumento importante per conoscere meglio se stessi e i propri limiti. Aiuta a rivolgere l’attenzione al momento presente e il proprio sguardo interiore verso il sé più profondo. L’efficacia della mindfulness è stata confermata dalle ricerche condotte presso la Washington University di St. Luis, che la descrivono come uno strumento per migliorare la conoscenza di se stessi, valutare pregi e limiti e ritrovare un buon equilibrio interiore.

Bibliografia :

  • Rob Nairn, La mente adamantina. Psicologia della meditazione, Ubaldini, 2000;
  • Chögyam Trungpa, La pratica della meditazione, Mediterranee, 1994;
    • Krishnamurti, Meditazione, Astrolabio, 1997;
    • Sogyal Rinpoche, Meditazione: cos’è, come praticarla, Amrita, 1991;
    • Osho, Tantra – La comprensione suprema. Discorsi sul “Canto di Mahamudra” di Tilopa, Bompiani, 2001;
    • Will Johnson, La postura di meditazione. Manuale pratico per i meditanti di tutte le tradizioni, Ubaldini, 1997;
    • Claudio Lamparelli, Manuale di meditazione – Tecniche orientali di sviluppo mentale, Mondadori, 1995;
    • Daniel Goleman, La forza della meditazione, Rizzoli, 1997.