LA RICERCA PSICO-SOCIALE

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                      a cura del prof. Emilio Esposito

LA RICERCA PSICO-SOCIALE

La psicologia sociale nasce nella seconda metà del XIX secolo ad opera di due autori August Comnte e Wilhelm Wundt.

Comnte ha coniato il termine “fisica sociale” per indicare un nuovo campo di studi, questa definizione era però utilizzata anche da alcuni altri intellettuali suoi rivali e così, per differenziare la propria disciplina, inventò la parola sociologia. Comte considerava questo campo disciplinare come un possibile terreno di produzione di conoscenza sociale basata su prove scientifiche. Nella sua teoria egli elabora tre leggi a stadi diversi:

1. Stadio della conoscenza teologica: le spiegazioni ai fenomeni avvengono attraverso l’animismo, la religiosità, lo spiritismo..

2. Stadio della conoscenza metafisica: le spiegazioni ai fenomeni avvengono attraverso postulati e speculazioni filosofiche astratte

3. Stadio della conoscenza positiva: le spiegazioni ai fenomeni avvengono attraverso il metodo scientifico, basato su osservazioni, esperimenti e comparazioni.

Sulla base di tali leggi egli classificò tutti i settori del campo scientifico e spiegò come l’uomo progredisce attraverso il passaggio da uno stadio all’altro così come le discipline, tenendo conto che prima evolvono quelle semplici e poi quelle complesse. Comte vuol dimostrare con questa classificazione che il pensiero positivo, che si è sviluppato dapprima nelle materie semplici, prima o poi dovrà necessariamente estendersi ad altre materie quali la politica, giungendo così alla nascita di una scienza positiva della società, la sociologia. In base al criterio di semplicità/generalità la classificazione è la seguente: astronomia, fisica, chimica, biologia e sociologia, considerava la sociologia come l’ultimo risultato di uno sviluppo di scienze.

Secondo Comte la sociologia (è la prima volta che la società diviene oggetto di indagine), può essere studiata a livello sociale attraverso lo studio del funzionamento di una società, e a livello psicologico solo attraverso la biologia ritenendo impossibile la descrizione dei processi mentali e della psiche come indipendenti dai fatti fisiologici o da quelli sociali. Si sviluppa così la teoria che l’ambiente sociale non è la somma di più elementi, ma un’unità a sé stante che si sviluppa con il trascorrere delle generazioni. A tal proposito egli suddivide lo studio sociale in due aree:

1. Statica sociale studia l’ordine sociale ha per oggetto le strutture permanenti nella società e quindi si basa sul concetto di ordine. Ogni singolo fatto è analizzato nel contesto in cui avviene tenendo in considerazione che ogni organismo è composto di più parti e che ognuna di queste svolge un compito preciso in accordo con le altre parti, basandosi sul concetto del consenso.

2. Dinamica sociale studia i cambiamenti ed il progresso, ha per oggetto le trasformazioni nel tempo e quindi si basa sul concetto di progresso:

a. il cambiamento sociale avviene nellos tesso modo in tutte le culture

b. il progresso si manifesta contemporaneamente in tutte le sfere da quella politica a quella morale, intellettuale, della ricerca ..

Wundt è invece è ritenuto il fondatore della psicologia scientifica grazie al suo contributo teorico e sperimentale avviato per la ricerca.

Secondo Wundt la psicologia deve usare il metodo sperimentale per studiare le funzioni elementari della mente (come sensazione e percezione), per conferire oggettività alla psicologia. Per quanto riguarda quella che Wundt chiama la “psicologia dei popoli” (Völkerpsychologie), ovvero lo studio del ruolo della cultura nella costruzione delle funzioni psicologiche superiori (memoria volontaria, ragionamento, linguaggio, apprendimento), la psicologia deve però servirsi dell’osservazione.

Egli contrariamente a Comte ritiene che la comprensione del comportamento umano non la si può avere attraverso la biologia, poiché i comportamenti umani sono il risultato di idee, pensieri, e processi di pensiero prodotti del sistema sociale.

La sua teoria definita strutturalismo è basata sulla ricerca della struttura latente della mente, valutando per mezzo di test la percezione soggettiva degli stimoli provenienti dall’esterno. Wundt è definito un’elementista perché scompone le funzioni psichiche in elementi che possono essere presi in esame attraverso l’analisi.

Secondo Wundt la psicologia deve usare il metodo sperimentale per studiare le funzioni elementari della mente (come sensazione e percezione), per conferire oggettività alla psicologia. Per quanto riguarda quella che Wundt chiama la “psicologia dei popoli” (Völkerpsychologie), ovvero lo studio del ruolo della cultura nella costruzione delle funzioni psicologiche superiori (memoria volontaria, ragionamento, linguaggio, apprendimento), la psicologia deve però servirsi dell’osservazione.

Egli distingue due metodi di studio:

1. Metodo sperimentale che analizza i processi individuali, manipola e controlla volontariamente i processi psichici presi in esame

2. Metodo dell’osservazione analisi psicologica della società, studia i prodotti dello spirito: la lingua, il costume, le rappresentazioni, le usanze, questioni che non possono essere manipolate dall’osservatore

Attualmente la psicologia sociale studia le interazioni sociali, partendo dalle basi psicologiche di tali interazioni, come agisce l’individuo nella società analizzando le dinamiche inter-individuali dal punto di vista psicologico.

Nel counseling la ricerca sociale necessita di un’ulteriore considerazione e cioè il rapporto tra i gruppi e l’ambiente in cui vivono: i problemi delle persone derivano molto spesso da discriminazioni e da fattori sociali… “Se c’è qualcuno che sta male esiste qualcun altro che lo fa soffrire”…. Gli approcci tradizionali, centrati sull’individuo, finiscono per biasimare la vittima e ignorare il contesto. E’ necessario avere un forte collegamento con l’approccio della giustizia sociale.

Il modello ecologico di Urie Bronfenbrenner (1986) intende l’ambiente di sviluppo del bambino come una serie di cerchi concentrici, legati tra loro da relazioni.

Microlivello: sistemi di cui si ha esperienza diretta (famiglia, scuola, gruppo dei pari)

Mesolilvello: due o più microlivelli e i legami tra loro (rapporto tra famiglia e scuola)

Esolivello: sistemi di cui non si ha esperienza diretta ma che influenzano le persone con cui interagiamo (lavoro o amici dei genitori o del partner)

Macrolivello: sovrastrutture, istituzioni e contesto sociale allargato che influenza tutti i sistemi sottostanti (valori, ruoli sessuali, ideologie, criminalità)

Si riconoscono le potenti e reciproche influenze tra lo sviluppo individuale e il sistema sociale, culturale, ideologico. Il modello ecologico si concentra sull’adattamento tra individuo e ambiente più che sui problemi interni (Okun 2002)

Facendo una distinzione tra le varie scienze che studiano l’essere umano nei suoi processi psico-socio-culturali potremo dire che:

Lo psicologo analizza i comportamenti in termini di pensiero, processi emotivi-affettivi e gli atteggiamenti.

Il sociologo analizza e definisce i comportamenti dei gruppi in termini esterni, studia le strutture sociali, le norme ed i processi che uniscono e separano le persone non solo come individui ma come componenti di associazioni, gruppi ed istituzioni.

Lo psicologo sociale spiega i fenomeni sociali attraverso l’analisi dei processi interni all’individuo nella sua relazione con il gruppo.

Il counselor sociale studia le relazioni interpersonali e il rapporto tra queste e individuo e ambiente poiché questi si influenzano reciprocamente, analizza i contesti remoti poiché producono modificazioni del comportamento e riconosce le persone come entità dinamiche.

Il counselor spinge a migliorare il funzionamento psicologico, l’efficacia e il benessere di individui che hanno incontrato dei problemi (non necessariamente malati) che generano infelicità e un livello di funzionamento al di sotto di quello desiderato (Woolfe e Dryden 1996).